Calciomercato

20.05.2014 19:48

 

Calciomercato - Juve: sacrificare Pogba per accontentare Conte

Ai microfoni  tuona: "Se arriva un'offerta irrinunciabile perché no...", ma con Pogba la Juventus ha la chiave per arrivare a Cavani e Verratti e fare contento anche Conte. Tra Fair Play Finanziario e Mondiale, ecco il colpaccio che potrebbe infiammare l'estate bianconeraPartiamo da lì. Torniamo indietro con le lancette, domenica sera, Torino. Tra i tantissimi cori intonati dai tifosi della Juventus durante la parata del pullman scoperto uno dei più gettonati è “Non si vende Pogba”. E tra l’entusiasmo generale a far festa e seguire le note lanciata dal pubblico c’è anche un euforico Antonio Conte che, insieme ai tifosi, si unisce al coro.Ventiquattro ore dopo, il profilo ufficiale lancia la notizia: “Allenatore Juventus 2014-2015: Antonio Conte”. Chiaro, netto, cristallino. Il tecnico tre volte campione d’Italia rispetterà il suo contratto e sarà sulla panchina bianconera anche nella prossima stagione, ma dirinnovo contrattuale nemmeno a parlarne.Evidente che la Juventus avesse tutto l’interesse a trattenere un allenatore che, al di là dei 3 titoli consecutivi, ha riportato in Corso Galileo Ferraris qualcosa di ancor più prestigioso dei titoli in bacheca, e che i bianconeri avevano decisamente smarrito nelle sciagurate gestioni – non solo tecniche… - precedenti: la mentalità. Evidente come anche Antonio Conte non avesse plausibili alternative se non la proposta del Monaco, certamente intrigante dal punto di vista economico ma probabilmente meno da quello calcistico/ambientale.La sensazione è che più dei risultati della prossima stagione, il prosieguo del matrimonio di successo tra Antonio Conte e la Juventus passi inevitabilmente nell’arco temporale dell’estate 2014. Conte vuole provare a imporsi anche in Europa e vuole gli uomini per farlo perché, stando alle sue stesse parole, “Non si può mangiare in un ristorante da 100 euro con 10 euro”.

Exploit dell’Atletico Madrid escluso, il ragionamento di massima non fa una piega. Bayern Monaco, Chelsea, Barcellona, Inter, Manchester United… la Champions League ci racconta che alla fine ad imporsi negli ultimi anni sono sempre state le più grandi potenze economiche mondiali, e che per i miracoli nella più prestigiosa competizione per club al mondo c’è davvero poco spazio (o al massimo la vetrina della finale).Altrettanto vero però c’è che dall’altra parte della scrivania, nonostante ambizioni e richieste, c’è una società tutto sommato con le mani legate. Stando al bollettino ufficiale del cda bianconero diramato qualche giorno fa per la Juventus “ I primi nove mesi dell’esercizio 2013/2014 si sono chiusi con un utile di € 2,9 milioni, evidenziando una variazione negativa di € 11 milioni rispetto all’utile di € 13,9 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio precedente. Tale andamento deriva, sostanzialmente, dall’incremento del costo del personale tesserato per € 16,5 milioni, da un aumento contenuto dei ricavi per € 5,7 milioni, nonché da altre variazioni nette negative per € 0,2 milioni". Le perdite previste a giugno sono superiori a 16 milioni di euro.Questo lungo preambolo è necessario per valutare la reale situazione in cui Agnelli e Marotta dovranno lavorare da qui al prossimo 2 settembre, e come sarà difficile accontentare le richieste di Antonio Conte. A meno che non si faccia un sacrificio….

 

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Ecco allora che il nome di Paul Pogba torna terribilmente di attualità. Ed ecco come puntualissime arrivano le parole di Mino Raoila, che giusto oggi ai microfoni dell’Equipe dichiara: “Siamo molto felici per le dichiarazioni dei dirigenti della Juventus, vale a dire la volontà di non vendere Pogba - ha detto Raiola - Ma io devo essere pronto a tutto, sempre: se domani arriva un'offerta che soddisfa tutti e Paul ritiene che sia vantaggiosa per la sua carriera, perché rifiutare? In questo sport mai dire mai e per me non ci sarà vacanza prima del 2 settembre".Prima di partire con le barricate, è necessario guardare entrambi i lati della medaglia. Pogba rappresenta infatti un tesoretto cui la cessione non potrebbe per forza essere una male per la Juventus. Tutto dipenderà da come Marotta vorrà – e saprà – giocarsi le sue carte.

Se il sogno di Conte è infatti Edinson Cavani, oltre le Alpi e su fino a Parigi c’è una società che per Pogba sarebbe disposta a carte false, ma che al tempo stesso dovrà rispondere alla UEFA. Se le multe al Manchester City e alle altre hanno dimostrato che il Fair Play Finanziario è cosa reale, le parole del proprietario del PSG Nasser Al Khelaifi – anche lui toccato dai provvedimenti – stridono con la minaccia della UEFA. Al Khelaifi ha dichiarato “Questo provvedimento non cambia i nostri obiettivi. Faremo tutto ciò che riterremo necessario per la squadra”.Per quanto le dichiarazioni suonino come una sorta di sfida alla UEFA, se non vorrà rischiare il PSG dovrà comunque attenersi a quel “non incrementare il costo della rosa nelle prossime due stagioni” imposto da Nyon, che insieme al pareggio di bilancio previsto per 2015/16 è una reale minaccia per i parigini.

 

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Ecco perché la Juventus, con Pogba e il PSG, potrebbe avere il coltello dalla parte del manico, e prendere i classici due piccioni con una fava. Se è vero che Raiola potrebbe spingere per ottenere dai quei lidi una maxi offerta, la Juventus ha già pronta la contromossa: sacrificare Pogba per arrivare a Cavani e Verratti.Non un affare così impossibile. Se è infatti vero che il valore di Pogba si aggira già adesso intorno ai 70 milioni e che potenzialmente è pronto a salire dopo i Mondiali, altrettanto lo è che la stagione da “esterno” di Cavani a Parigi ha fatto decisamente crollare le quotazioni di quel cartellino pagato 64 milioni l’estate scorsa. Ecco perché Marotta potrebbe arrivare all’uruguagio pretendendo un cospicuo conguaglio oltre al cartellino, o inserendo a quel punto nella trattiva anche l’alternativa naturale del francese a Torino: Marco Verrati.A quel punto sarebbe la Juventus a dover versare qualche milione ai parigini, ma la cifra rientrerebbe nel bugdet di mercato della Juve e con una sola mossa Marotta avrebbe risolto due problemi e garantito a Conte il fuoriclasse in grado di fare la differenza anche in Europa.Altro che "Non si vende Pogba"... La Juve ha in mano un tesoro. Vediamo come saprà gestirlo.