IL TORO REGALA IL PRIMO INSUCCESSO A SEDORF
Primo mezzo passo falso in campionato per Clarence Seedorf, dal suo arrivo sulla panchina del Milan: i rossoneri non riescono ad avere la meglio su un Torino dinamico e concentrato, che strappa un punto prezioso per continuare a coltivare sogni europei, agganciando momentaneamente l'Inter al quinto posto in classifica. Sono proprio i granata a passare in vantaggio, col gol n.11 di Ciro Immobile al quale risponde, nel secondo tempo, il francese Rami.
Il canovaccio del match è presto chiaro: il Milan, col ritrovato Pazzini al posto di Balotelli, presenta l'ormai consueta linea di trequarti con Honda, Kakà e Robinho. La fantasia e la tecnica delle mezzepunte rossonere non garantisce quell'imprevedibilità che vorrebbe Seedorf. Il Torino, dal canto suo, colpisce al primo vero affondo, in contropiede, grazie ad Immobile che scatta sul filo dell'offside, mette a sedere Bonera ed infila Abbiati col piattone. La risposta del Milan è subito veemente, con una rovesciata di Pazzini sottomisura, ben respinta da Padelli ma, al di là di questo episodio, gli attacchi rossoneri sono continui quanto sterili. Ben più pericoloso il Toro che, in contropiede, rischia di raddoppiare con Farnerud, servito da un ispirato Cerci.
Non cambia l'inerzia del match nella ripresa, anche se i padroni di casa si mostrano più incisivi e lasciano meno spazio alle ripartenze degli uomini di Ventura. Bastano meno di quattro minuti, infatti, al Milan per siglare il pari: è Rami, aiutato dalla sfortunata deviazione di Glik, a battere Padelli con un potente diagonale dal limite dell'area. I rossoneri trovano il vantaggio con Robinho, ma il brasiliano viene pescato in fuorigioco sull'assist di Kakà. La spinta del Milan non si arresta nonostante, col passare dei minuti, la lucidità venga a mancare a tutti meno che ai tre difensori granata. Restano in panca i neoacquisti Essien e Taarabt, mentre i cambi giovano di più agli ospiti, che trovano nuove energie per resistere all'assedio rossonero e incassare un pareggio prezioso per il morale e per la classifica.